Pandemonium Carnival – “Pandemonium Carnival II”
La Band Punk-Rock “Horror” di Roma nasce nel 2013 dallo scioglimento dei Killer Tomatoes, in voga nell’underground italiano tra gli anni 90/2000, da due dei quattro componenti, Esky e Si-J. La formazione attuale è composta da Esky (voce), Zico (chitarra), Si-J (batteria) e Grery (basso) che hanno sostituito il primo bassista, Skino, presente fino al 2018. Il nuovo nome, Pandemonium Carnival, prende ispirazione da il romanzo Something Wicked This Way Comes scritto da Ray Bradbury. Con due dischi pubblicati, “Pandemonium Carnival” e “Pandemonium Carnival II”, entrambi realizzati a Roma, nello studio di registrazione HombreLobo, i Pandemonium Carnival si fanno conoscere anche fuori dall’Europa, raggiungendo un buon seguito anche in America del Sud.
“Pandemonium Carnival II” è l’ultuimo lavoro della band che fà seguito all’omonimo debutto “Pandemonium Carnival”. Questo full-length conferma le potenzialità del combo romano che riesce con il sound proprio e personale, ad imprimere del buon Punk Rock che pur essendo ancorato alla vecchia scuola, grazie ad una sapiente ed attenta scelta di suoni riesce ad essere molto attuale.
Riff di chitarra al vetriolo, si uniscono ad una linea vocale spregiudicata, ma per niente casuale, facendo in modo nella loro complessità, che l’album si stampi in testa sin dal primo ascolto. I Pandemonium Carnival nonostante si definiscano come band Punk Rock , per buona parte dell’ascolto, si tengono ben saldi al loro stile puramente Punk perchè di base picchia forte e duro, regalando anche esecuzioni veloci come un treno in corsa (tipiche del genere). Quanto sto scrivendo è ravvisabile in episodi come “Quatermass Xperiment”, “Manchurian Candidate” e “Videodrome”, tutte canzoni che evidenziano questa reminescenza punk creando alla fine dei conti un suono bello compatto.
In realtà la formula è sempre più o meno la stessa e la band pare che voglia rimanere fedele al classico schema metrico del genere e la mia impressione generale, ascoltando l’album, è che se ne freghino del passare degli anni e vogliono solo divertirsi e, almeno nel mio caso, divertire. “Pandemonium Carnival II” è un disco fatto per nostalgici e per chi rigetta ogni tipo di modernismo nel rock puro e questo rappresenterà croce e delizia per molti!