Twilight Zone – “Visions Of Freedom”

Se vi siete fermati agli Ottanta e ai grandi nomi del metal più classico, questo secondo album degli italiani Twilight Forse potrebbe fare al caso vostro. L’album è ben bilanciato, con una tracklist che mescola episodi più arrembanti ad altri più riflessivi, e il risultato d’insieme lascia più che soddisfatti. Certamente le prime canzoni sono le più immediate e catturano da subito, perchè hanno quel piglio heavy/power che consente all’ascoltatore di entrare subito in sintonia con i refrain ottimi del cantante Val Shieldon. Ci sono le classiche cavalcate metal che riportano non solo agli anni Ottanta, ma anche agli anni Novanta, con brani molto buoni come “The Laws Of Denial” e “Run But Can’t Hide”, o la più variegata “Vision”. E poi vari episodi più raffinati e sognanti, come la ballad “Reminescence” o l’epica e quasi settantiana “Cloudwork”.

Insomma in questo album c’è un po’ tutto quello che deve avere un album Metal, ma con tante incursioni nella quiete che non stona, anzi, rende particolare il prodotto. I musicisti coinvolti nell’opera sono tutti molto validi. Il guitar work è sia affilato e il chitarrista Lord Kain si fa valere a più riprese, soprattutto quando fa ciò che sa fare meglio, ovvero dei taglienti riff heavy metal, anche se nella parti acustiche se la cava molto bene. Poi abbiamo una compatta sezione ritmica, più volte rocciosa a cura di Stefano Giusti (basso) e Francesco Bovecchi (batteria) che sa donare dinamica e sa anche rallentare seguendo gli ampi spiragli di melodia che il disco offre.

Un album non definibile come un capolavoro, magari un po’ discontinuo in qualità (che comunque non scende mai sotto la sufficienza), ma che sin dalla copertina colpisce il cuore dei defenders, i quali possono tranquillamente provare ad ascoltare questo album, anche perchè il pezzo in chiusura, ovvero “Warmongers”, dimostra come la tradizione cara a gruppi come Uriah Heep e Deep Purple si sposi molto bene col tessuto metal proposto da questa band, e sono irresistibili gli innesti di tastiere hammond. Ben fatto ragazzi!

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