“Non Chiamarli Mostri”, è il nuovo album di Mapuche per Viceversa Records
NON CHIAMARLI MOSTRI è il nuovo album di MAPUCHE, musicista e cantautore siciliano attivo dal 2008 che si nasconde sotto al nome di Enrico Lanza: chitarre scordate e una voce straniante e sbilenca capace di mettere assieme racconti cinici e amari. Come suggerisce il titolo, il suo nuovo lavoro, in uscita il 4 marzo su Viceversa Records e anticipato dal singolo omonimo, si concentra sulla depressione e sulla difficoltà di venirne fuori, sull’alienazione dal mondo circostante, l’incapacità di avere relazioni “normali” e su una costante e costretta fiducia nei “mostri”. Un disco in cui è evidente il passare delle stagioni: si invecchia, ci si dimentica, nonostante l’interminabile presenza dei mostri. Nelle parole del suo autore: «A distanza di tempo parlare di “Non chiamarli mostri” è come parlare di un incendio che mi ha travolto. Anziché provare a spegnerlo, ho contribuito ad alimentarne la forza e l’esplosività. È anche difficile descrivere la gestazione, lunga e complessa, dovuta in parte alla distanza chilometrica che separava i diversi ‘attori’ coinvolti nella realizzazione del disco, in parte al Covid e alle conseguenti restrizioni e infine alla povertà dei mezzi adoperati. Ho definito questa mia fatica un “fuoco incontrollato”, perché, a differenza di altri miei lavori, questo in un certo senso è venuto fuori da solo ed è stato frutto delle circostanze, come quella che mi ha portato a chiedere la produzione artistica a Elia Billoni (aka Dino Fumaretto), che ha deciso di accettare, rivelandosi il solo in grado di trovare la giusta chiave agli arrangiamenti delle canzoni.< “Non chiamarli mostri” è stato un cammino lunghissimo, un perenne brancolare nel buio, un continuo rallentare e ritardarne la fine: è probabilmente un esempio di come non si dovrebbe fare un disco, ma per una volta abbiamo deciso di non rispettare la consueta modalità di lavoro; l’aver avuto più tempo ci ha permesso di approfondire i contenuti e le melodie di ogni singolo brano, dando loro la miglior veste possibile» (Mapuche) L’album è stato anticipato nel mese di dicembre 2023 dalla title track, “Non chiamarli mostri”: una canzone sul riuscire ad accettare i mostri che compaiono nei nostri momenti più bui; i mostri con i quali si ha difficoltà a lottare, ma che al contempo producono meno “mostruosità” della vita reale di ogni giorno. L’uscita del singolo è stata accompagnata da un videoclip realizzato da Francesca Tradii, che ha scelto di rappresentare i mostri della canzone attraverso una nuvola/ragnatela/macchia, per esprimere al meglio la sensazione di oppressione e il tentativo di fuggire. Mentre il mare è stato usato come elemento per rappresentare il luogo della sopravvivenza o, meglio, dell’illusione. E infine una lavatrice a simboleggiare il momento della consapevolezza, «quando si riesce a buttare tutto fuori e guardarlo da un’altra prospettiva, per riconoscerlo» (Francesca Tradii). |
TRACKLIST 1. L’orologio 2. Cosa nasconde la mia mente 3. Non chiamarli mostri 4. Masso 5. Canzone sull’infelicità 6. Il male oscuro 7. Lucertola 8. Uomini che lavorano 9. Erlebnis |
Foto credits: Tazio Iacobacci |
MAPUCHE – BIOGRAFIA È il 2008 quando in una stanza Enrico Lanza crea MAPUCHE. Chitarre scordate, una voce piena di ragni, di granchi, di rane e altre cose un po’ strane. Nel 2011 viene pubblicato il primo EP “Anima Latrina”, edito da Doremillaro (sb)Recs. Segue “L’uomo nudo”, pubblicato da Viceversa Records e prodotto da Lorenzo Urciullo (Colapesce). Nel 2014 è la volta di un altro EP, “Compreso il cane”, prodotto da Viceversa Records, registrato al Waterbirds Studios da Tony Carbone: cinque outtakes viscerali registrate con pochi arrangiamenti. Nel 2015 esce “Autopsia”, sempre per Viceversa Records, produzione artistica affidata ad Alessandro Fiori, registrato tra la Toscana e la Sicilia, disco molto intimo che registra un cambiamento di scrittura e temi più sofferti e meno ironici. Genio diverso, millantatore del troppo “noto” che ci circonda, Mapuche ti schiaffeggia senza alcuna pietà brano dopo brano, ti rende schifosamente partecipe di racconti cinici e amari. Un’ombra che compare quando meno te lo aspetti e ti fa cantare a squarciagola ritornelli rancorosi, prendere a pugni l’aria, inventare mostri. Il 28 Aprile 2017 è uscito su etichetta Doremillaro/Bandbackers “Il Sottosuolo”, prodotto da Cesare Basile. Nello stesso anno ha inaugurato un tour al fianco dell’amico cantautore Dino Fumaretto. Nel 2022 ha festeggiato i 10 anni de “L’uomo nudo” con un mini tour che ha visto ospiti Colapesce e Cesare Basile. |