La cantautrice umbra Gipsy Fiorucci con “Il Pianto Che Trattengo” continua a donare pure emozioni

Vi accompagno con delicatezza in questo universo intimistico che ripercorre una sofferenza animica che non può che essere attraversata in tutta la sua pienezza; un brano in cui l’intimità e l’introspezione vengono accarezzate da una grande speranza e voglia di rinascita, dove si percepiscono stati d’animo che si incarnano nelle viscere e che con coraggio vengono abbracciati, accolti e infine trasmutati contribuendo così al raggiungimento della vera ricchezza interiore: la nostra evoluzione.” Gipsy Fiorucci

In questo percorso di oltre tre minuti dal titolo “Il Pianto Che Trattengo”, Gipsy Fiorucci, si apprezzano ballate dal sapore intenso, con una cura dei dettagli che riescono a convincere anche i più scettici di come si possa ottenere ottimi risultati con il minimo impiego di strumentazioni e idee. Suono leggero apparentemente sempliciotto, che si tramuta in metriche più raffinate e per niente banali con la capacità in generale di donare a quel sound un qualcosa di più unico che raro.

Non a caso con questo nuovo singolo entrano in gioco influenze soft che danno ancora più verve ad una ballata di base melodica, elegante, di quelli che fanno breccia da subito e con facilità disarmante, e senza troppi artefatti.

Un potenziale che emerge soprattutto nei passaggi strumentali sottolineando ancora di più questo spessore compositivo ed esecutivo assolutamente notevole, dove risalta un sound incisivo e nel complesso piacevolmente melanconico.

About Author