Se amate band come i Backyard Babies, i Twisted Sister e gli Hardcore Superstar, ma anche tutto ciò che affonda le radici in quello street-hard rock degli anni Ottanta, allora potreste dare sicuramente una chance a questi ragazzi pescaresi, che giungono al loro secondo album, dopo l’esordio sotto forma di ep ntitolato “Dancin’ On Chaos”.
Rispolveriamo quindi moto customizzate, giubbotti di pelle e jeans stretti per calarci nelle sonorità di questo “Godspeed”, che non lascia dubbi sui suoi contenuti son dalla prima canzone, che è proprio la title track, dove un rumore di moto ci apre ad uno scenario fatto di rock ‘n’ roll d’impatto, anche se leggermente fuori tempo massimo, ma che riesce ancora a smuovere a dovere le nostre membra. Di qui in poi sarà un tripudio di testi e musiche che non lasciano margini ad alcuna sperimentazione. Qui è tutto molto standard, ma anche suonato molto bene, e canzoni come “Adrenaline”, “Dance With The Devil”, “Strike Hard”, “Rock You Till I Die” e “Break the Walls” vi aspetteranno per potervi mandare fuori di testa tra schitarrate irriverenti e colpi di batteria ben scanditi. In cima a tutto questo ci sono le vocals, sempre col ritornello giusto in canna…
Ebbene, arrivati all’ultima traccia, “Born to Die Free” che è l’ennesimo inno allo street/punk metal, siamo esausti ma con bel sorriso sulle labbra, perchè per circa tre quarti d’ora ci siamo dimenticati di quanto la vita sia dura, e di quanto però possiamo ritagliarci il nostro angolo di bordello per alleggerire il tutto. E naturalmente, i Twisted accompagnano a dovere tutto ciò!