“Sommerso” è il canto di chi affonda per riemergere diverso

Sommerso è il canto con cui sils sale in superficie e risorge dal profondo dei suoi demoni: una voce di sirena che si libra nell’aria e riecheggia in una dub-breakbeat dalle forme liquide.

sils è una creatura delicata, ma non fragile. Il suo nuovo singolo è dimostrazione schiacciante di come l’artista di base a Roma riesca a decifrare i moti della sua anima in musica. Sommerso racconta di un periodo di disorientamento, generato da un altro episodio in cui si inseguono “sempre le persone sbagliate”. Ciò nonostante, il pre-ritornello ricorda a sils che è un essere umano in grado di amare.

Quando i legami finiscono e si devono sciogliere i nodi più ardui, ci si trova ancora così comodi dentro di essi, tanto da valutare l’idea di rimanerci per sempre intrappolati. Sommerso è un momento di transizione per l’artista, la quale riemerge da un abisso aggrovigliato e spinoso con la consapevolezza di dover combattere i propri demoni per non sprofondare di nuovo.

Ma è anche grazie al movimento proveniente dalla sua breakbeat che sils si divincola. Dai primi secondi di ascolto si nota la predilezione per una musica sospesa e sincopata, in cui la voce riempie vuoti esistenziali lasciati aperti da un’elettronica brillante e distesa. Seguendo la semantica del mare inaugurata dal titolo, il brano si ricopre di echi acquosi tipici della dub: i synth provengono da lontano per abbattersi più vicini, mentre le percussioni si espandono come onde concentriche in un lago.

Sommerso nasce dalla collaborazione con Bluesquare alla produzione, mentre testo e melodie derivano invece da un lavoro di ricerca personale. Il confezionamento finale è avvenuto per mano di RODEN e Pierdomenico Niglio, artisti affini sia per provenienza geografica che per indole verso l’elettronica. Sommerso è il primo singolo estratto da Non mi troverai, primo EP di sils in uscita per PLUMA dischi (Irma Records) con cui la ragazza dalle orecchie a punta esce ufficialmente allo scoperto.

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