“Epiphany” parla di quei momenti in cui improvvisamente senti una sorta di emozione o intuizione, specialmente mentre scrivi musica. Per me, questa sensazione è collegata al fatto che percepisco la musica che scrivo come se provenisse da qualche altra parte, e quindi mi sento più come un “mezzo” che riceve informazioni musicali, sentendomi quindi ascoltatore della mia stessa musica.
Semplice e lineare suonato con facilità disarmante, curando i dettagli sia nella composizione dei brani anche se stiamo parlando di musica minimale dove un “semplice” pianoforte è l’unico imputato di cotanta emissione di vibrazioni positive.
In questo percorso musicale troviamo rif melodici che si tramutano in sonorità più profonde come nella traccia “Epiphany” , senza rinunciare a innesti più energici e voluminosi come nel brano, “Retrospective”.
“Epiphany” è un Ep particolare dalle molteplici sonorità dove l’intreccio di suoni genera atmosfere piacevoli all’ascolto dal notevole volume.
L’urgenza espressiva in chiave classica si è trasformata in pacata osservazione degli eventi che accadono intorno in una narrazione che prende spunto più dalla realtà esterna che dall’introspezione.
Un ottimo Ep questo di Rebecca Jean Rossi che dimostra maturazione e buona dote tecnica riuscendo a imprimere vibrazioni positive con un sound semplice e diretto.
Tracklist:
- Epiphany
- Tribeca
- Retrospective
- Everything You Left Behind
- Mussorgsky