Ci sono momenti in cui la musica non è più solo intrattenimento, ma una necessità emotiva. È in questo contesto che nasce “Funk You”, il nuovo EP di PIETRO FALCO, in uscita il 9 maggio. Un progetto che prende forma sotto il calore siciliano, in un periodo in cui il mondo sembra andare troppo veloce, mentre la musica diventa l’unico rifugio per fermare il tempo e ritrovare la propria autenticità.
“Funk You” – https://shorturl.at/bdW2K – è la risposta ad un mondo che si muove frenetico. PIETRO FALCO esplora l’urgenza di rimanere fedeli a sé stessi in un’epoca che ci spinge a correre senza fermarci, proponendo un disco che invita a rallentare, a riflettere, a vivere senza fretta. Il titolo, che unisce il funk a un ironico “vaffa”, è un manifesto di ribellione, una proposta di libertà che però non rinuncia mai al ritmo.
Al centro di “Funk You” c’è la mano di PIETRO FALCO: voce, cori, chitarra, basso, batteria e synth sono tutti suonati dall’artista che fonde il cantautorato più profondo ad un groove più energico, portando il corpo a muoversi senza rinunciare alla riflessione. Ogni traccia si costruisce come una pura esperienza, capace di stimolare la mente e al contempo far vibrare l’anima.
A supporto del progetto, troviamo le collaborazioni con artisti del calibro di Martina Aloisio (cori), Daniele Filoso (batteria in “L’effetto che mi fai”), Matteo Morini (batteria in “Il caso”), e i fiati coinvolgenti di Dario Fagiolo e Marcello Sanzó. Ogni singolo contributo aggiunge una nuova dimensione, arricchendo ulteriormente la proposta musicale di “Funk You”.
Mix & master sono affidati a Lorenzo Celata e Alessio Torregiani, che, con precisione e professionalità, conferiscono a ogni traccia il giusto equilibrio tra profondità e leggerezza, creando un suono che non lascia nulla al caso.
“Funk You” rappresenta un vero e proprio manifesto contro l’omologazione, un invito a ritrovare sé stessi in un mondo che sembra non concedere più pause. Un disco pensato per chi cerca una via di fuga, un’uscita dal rumore e dalla frenesia quotidiana, per riconnettersi con la propria essenza.