Online da Sabato 23 ottobre il videoclip della versione live studio del brano “Il colore dell’oscurità”, tratto dal disco d’esordio del clarinettista Mirko Di Fraia in arte Biccobà, “SUPERNOVA” An elettrical connection between planets, pubblicato il 15 ottobre su etichetta Workin’ Label per la distribuzione di I.R.D.
L’insieme delle tecniche acquisite sullo strumento (Diploma accademico in clarinetto jazz al Conservatorio Paganini di Genova) e le influenze musicali recepite nel corso degli anni di studio portano Di Fraia a sviluppare una sperimentazione aperta, dal classico fino all’avanguardia. L’uso di effetti elettronici sul clarinetto, reso possibile dall’innesto di un pickup nel barilotto, la registrazione di tracce su nastri magnetici, la gestione del volume di diversi impianti audio, l’aggiunta di sistemi esterni come i synth, sono gli strumenti che Di Fraia utilizza per creare un nuovo strumento musicale e di un nuovo suono che aspira a una comunicazione universale.
L’idea del disco esordio nasce dall’ammirazione per le colonne sonore di Dario Argento che lo stimolano a sperimentare tra le suggestioni dell’immaginario poetico del regista, dal climax di inquietudine, solitudine, vuoto, oscurità, silenzio e terrore che le colonne sonore trasmettevano.
Il titolo Supernova ci parla dello spazio vuoto e infinito congiunto al concetto di solitudine, di pianeti e viaggi interstellari e allo stesso tempo ci indica la natura straordinariamente moderna delle composizioni.
Lo stile di scrittura delle 9 composizioni contenute nel disco (tutte scritte a mano e senza indicazioni di tempo) sfugge ogni canone estetico tradizionale, facendosi a tratti provocatorio. Di Fraia aspira a far rinascere la musica nelle sue emozioni più istintive e primordiali, distruggendo le strutture musicali, le scansioni ritmiche determinate, abolendo ogni tabù accademico. Alcune partiture sono arricchite da schizzi e disegni molto semplici. La composizione graficamente più eccentrica è “Varium” ispirata dal dadaismo e dal collage: su un foglio pentagrammato vi sono diverse frasi musicali, estratte da composizioni di diversi autori contemporanei (Ravel, Bartok, Stravinsky), che vengono successivamente tagliate e ricomposte in un collage su due fogli bianchi; il musicista sceglie uno dei frammenti e lo interpreta a proprio piacimento (letteralmente!). Il brano “Human Virus” fa emergere la sensazione di paura scaturita nelle persone nel primo lockdown; sono riportate pochissime note, il discorso musicale è condotto con apparecchi elettronici come il modulatore ad anello, il pedale glitch Syntax error, fusi ai reverb e ai distorsori. “Face” (Faccia) è un gioco di parole che ammicca all’arpeggio di FΔ7, composto dalle note F – A – C – E, e tutto il brano, escluso l’assolo, è composto solo su queste quattro note. Supernova è fortemente ispirato dal lavoro del clarinettista Tony Scott, musicista che ha influenzato fortemente l’estetica di Biccobà.