Il progetto Matrioska social club ha origini salentine, ed è stato elaborato e concepito a Bologna. Partono da un powerduo, non un complesso musicale ma un collettivo. Nasce da un’idea che ronzava da tempo per la testa di Lorenzo Zizzi (chitarre e voci) ovvero quella di rappresentare un mondo ormai quasi del tutto passato. Il mondo del non essere un singolo che competa con l’altro (il diverso, il rivale), ma bensì di un singolo che collabora o che almeno si confronti con l’altro, cercando di formare un corpo, un collettivo in cui ciascuno propone le sue idee e in base alle capacità e i bisogni individuali che possono variare a seconda delle circostanze.
CMZ: Ciao , prima di tutto vogliamo sapere perché Matrioska Social Club ?
MSC: Ciao! Ci piaceva l’idea della Matrioska e del suo significato mistico e in parte esoterico e il fatto che un unico corpo possa contenere al suo interno un insieme di corpi che coabitano e coesistono nello stesso spazio e nello stesso tempo, un social club!
CMZ: Che generi musicali possiamo ascoltare in questo debutto?
MSC: C’è un insieme di sottogeneri del rock, non ci piace definirci per genere, non facciamo degli album compilation con brani di genere diverso, è solo il frutto di tutto ciò che ascoltiamo e assorbiamo, quindi poi andiamo a crearne la forma e la sostanza inconsapevolmente, non c’è nulla di premeditato.
CMZ: Quali sono state le circostanze che hanno dato vita alla band ?
MSC: Avevo un progetto in acustico in sperimentazione, poi ho immaginato come avrebbe potuto risultare in elettrico in chiave rock in un power duo ed ho chiamato in causa Gian Piero (batteria), vecchio amico con il quale abbiamo già vissuto diverse situazioni parallele e remote. Si è dimostrato interessato e da lì siamo partiti a imbastire e definire le canzoni in men che non si dica.
CMZ: Elencateci cinque artisti o band che hanno influenzato il vostro sound !
MSC: Siamo influenzati da tanti artisti e band, per alcune abbiamo un’intesa, un’affinità, per altre meno. Tutto sommato abbiamo un variegato mix di influenze, e non ci piace questo gioco di metterle in elenco. Quindi perdonateci ma disattendiamo la vostra richiesta. Sono troppe le band che ci hanno influenzato e non esiste alcuna che ha prevalso su qualcun’altra ma tutte hanno contribuito al loro modo a tirare fuori le nostre intenzioni creative.
CMZ: Quanto è importante per voi internet nell’ambito musicale?
MSC: E’ il mezzo di comunicazione più diffuso e utilizzato da tutti ormai, pensiamo sia divenuto indispensabile ma se domani sparisse per assurdo ricominceremmo a vivere come abbiamo sempre fatto nella nostra evoluzione terrestre prima che arrivasse a far parte delle nostre vite.
CMZ: Lasciate un consiglio a chi vuole intraprendere la strada della musica !
MSC: Non cercate di somigliare a ciò che vi piace ascoltare, l’ascolto è importantissimo ma anche l’amor proprio.