Kilian mette le sue doti cantautorali a servizio di un arrangiamento club in cui svetta un GRATTACIELO DIAMANTE, simbolo della modernità che impedisce di guardare il proprio orizzonte. Il cantante-producer parla di sé come un alieno atterrato sulla Terra che scopre la noncuranza del genere umano. Per svincolarsi da questa condizione, Kilian si siede al piano e si lascia andare. Il ritornello condensa l’apice emotivo del pezzo: “Se forse tu mi vedi così / Ma sono più fragile”, l’artista si sente piccolo di fronte all’immensità della metropoli, dimensione caotica che spesso avvelena i rapporti sociali. Il nuovo singolo di Kilian nasce da un’esigenza sincera: concepito dopo il trasferimento a Milano, le attese riposte nella città si rivelano presto motivo di ansia e inibizione. Emergono i temi della FOMO (Fear of missing out) e dell’apparire, delle maschere e della competizione. In questo flusso ininterrotto difficile da interpretare, GRATTACIELO DIAMANTE presta un beat sincopato per scuotere degli atteggiamenti sociali che si stanno pericolosamente fossilizzando. Fra le righe, Kilian chiede di spogliarsi dei propri ruoli sociali a favore di una vita più naturale, volta al contatto e non alla divisione tra persone. Con il contributo di Enrico Bondi, fedele compagno in fase di arrangiamento, l’artista vicentino trova l’abito perfetto per il brano, in equilibrio tra un’identità club, fatta di vagiti cosmici e cassa dritta, e una pregevole capacità autoriale. GRATTACIELO DIAMANTE è il secondo singolo in cui Kilian segue la sua personale ricerca di un suono ibrido e intersezionale iniziata con ULTRASOGNO. Il brano esce ufficialmente il 6 giugno per PLUMA dischi (Irma Records), distribuito FUGA. |