Dalla mente compositiva unita alla buona dote tecnica di james prende forma un gradevole e coinvolgente debutti, che senza mezze misure ti entra in testa come un treno in corsa. Durante l’ascolto si possono apprezzare, suoni corposi e intensi, che portano a galla qualità e cura dei dettagli. L’andamento del disco risulta vario e originale, con aperture di suono che si dimostrano una bella variante riuscendo a generare uno spiraglio di luce in questa atmosfera quasi cupa, ma per niente brutta.
In questi undici brani carichi di emozioni, James conduce gli ascoltatori in un paesaggio sonoro surreale in cui i toni familiari vengono rimodellati per formare qualcosa di sorprendente e nuovo. Dettaglio questo che esula dalle solite ballate strappalacrime o che trattano temi di amori perduti e poi ritrovati e via dicendo con le solite banalità.
Una base comune, la musica classica minimale che senza artefatti , testimonia la molteplicità nel proporre soluzioni varie che questo bravo musicista ha accomunato con l’esperienza, e che sono percepibili dentro questo lavoro. Tutti i brani sono contornati da dettagli e innesti particolari che si rivelano una manna dal cielo per non cadere in un percorso scontato e banale.
L’uscita di “Until I Set Him Free”, sancisce di fatto una maturazione musicale che James è riuscito a sviluppare e visto che siamo solo al debutto, sicuramente ne sentiremo ancora delle belle.