Zernar: la grande estasi dell’intagliatore è un concept senza soste che intende ripercorrere gli attentati, compiuti da un bombarolo mai identificato, che hanno sconvolto il nord-est italiano tra il 1994 e il 2006. ll disco vuole esprimere il vissuto dei cittadini di una piccola provincia tormentati dalla mai avvenuta identificazione del responsabile degli attentati. L’esigenza degli inquirenti di individuare a tutti i costi un colpevole si è evoluta con l’inquinamento di una delle prove che avrebbe portato alla condanna di un presunto innocente. Il disco, registrato tra Maniago e Pordenone e mixato e masterizzato da Stato Nero nel maggio 2023 all’Omega Studio, è il frutto del sodalizio ventennale delle due menti della band, Sigma e Omega, che, oltre alla ricerca musicale, hanno ridato vita e voce a vecchi articoli di quotidiani e alla memoria della collettività. Un’unica traccia di 32 minuti esatti in cui ogni minuto di non silenzio corrisponde a ognuno degli ordigni utilizzati. Un lavoro minuzioso fatto di sperimentazione elettronica, noise, field recordings e strumenti musicali (anche autocostruiti), un’ossessiva e ansiogena sonorizzazione della mente deviata del bombarolo. Unico intento del disco: non dimenticare. La data di uscita è l’8 settembre 2023, esattamente 80 anni dopo quell’armistizio che è diventato uno dei momenti più drammatici e fondamentali della storia italiana. Peculiare è la scelta del supporto, ovvero un pezzo d’arte costituito da immagini argentiche realizzate artigianalmente sulle quali è retro-stampato un codice per l’ascolto e il download in digitale. Per i collezionisti più esigenti e in tiratura deluxe limitata sono state prodotte 32 audiotape contenute in jumpbox esplosivi, anche queste realizzate a mano da Stato Nero. Il live di Stato Nero è una vera e propria performance a 360 gradi con visuals e interazione col pubblico, un’esperienza autentica da vivere se si cerca qualcosa in più di un tradizionale concerto. |
BIOGRAFIA Stato Nero è un nuovo progetto musicale nato nel 2023 dall’idea di due musicisti di Pordenone, Sigma e Omega, che, dopo diverse esperienze nel mondo del rock alternativo (ex membri di Ulan Bator e Sick Tamburo) e della musica cantautorale sperimentale (Debora Petrina), hanno deciso di dare vita a un mondo sonoro fatto di cortocircuiti elettronici, registrazioni ambientali e cronaca. Il nome ha due significati: lo stato nero individuale come forma di lutto interiore e lo stato nero collettivo come lato nero dello Stato, giudicato nero dallo Stato stesso, inteso come orrore da non dimenticare. Il format delle composizioni è diretto ed efficace e i brani, tramite la musica e le parole, hanno la capacità di creare pressione psicologica sull’ascoltatore. Il tutto è condito da suoni ossessivi e compulsivi, ma anche morbidi e statici, in un bipolarismo cinematografico alla David Lynch. I temi trattati sono incentrati su aspetti sociali che vogliono portare lo spettatore fuori dalla comfort zone di quel mondo idilliaco che la società propone ma che, stando ai fatti, idilliaco non è. Il logo si fa portavoce degli argomenti trattati da Stato Nero, come le ingiustizie, la religione, il maschilismo, il denaro e l’abuso di potere, argomenti che non raramente fungono da maschera detergente per profumare e nascondere il fetore degli atti criminosi di figure intoccabili. |