Sentinelli, il grido di dolore di un ragazzo che vuole tornare a vivere la vita che conosceva
Da venerdì 21 maggio è in rotazione radiofonica “Voglio uscire la notte”, il nuovo singolo di Sentinelli, già sulle piattaforme digitali dal 2 aprile.
“Voglio uscire la notte” è il grido di dolore di un ragazzo che vuole tornare a vivere la vita che conosceva, con quella voglia di uscire, di fare e di illuminare la notte. Con la voglia di poter restare a parlare sotto casa di notte. Un ragazzo che come tanti si chiede se oggi ha un senso quel mondo che vediamo fuori dalla finestra, un mondo che ha amplificato le distanze.
CMZ: Presentati in qualche riga a chi sente parlare di te per la prima volta.
Sentinelli: Ciao a tutti, sono Sentinelli, ho 19 anni vengo da Roma e quando non dormo scrivo canzoni.
CMZ: Cos’è più importante nella vita di un artista: l’ispirazione o la disciplina?
Sentinelli: La disciplina gioca sicuramente un ruolo fondamentale, ma senza ispirazione non si va da nessuna parte, mi risulta difficile immaginare la scrittura di un brano senza avere l’ispirazione.
CMZ: Qual è la situazione ideale per ascoltare “Voglio uscire la notte”?
Sentinelli: Al tramonto, quando la voglia di uscire la notte comincia a farsi sentire, specialmente d’estate.
CMZ: Vuoi raccontarci qualche aneddoto sulla fase di produzione?
Sentinelli: In questo caso di aneddoti particolari non ce ne sono, il brano è stato scritto e prodotto in pochissimo tempo, due giorni dopo la scrittura ero già in studio a registrare, è stato un lavoro di getto.
CMZ: Qual è stato invece il più bel concerto cui hai assistito?
Sentinelli: Modestamente il mio concerto in cameretta non era affatto male (ride).
A parte gli scherzi, credo che il miglior concerto sia stato quello dei Red Hot Chili Peppers a Roma nel 2017. Sono cresciuto ascoltandoli ed è sempre molto emozionante vederli e sentirli suonare.