Kerri Watt, “Neptune’s Daughter”, il nuovo disco tra rock, blues e pop contemporaneo

La singer-songwriter scozzese che sta conquistando gli airplays radiofonici inglesi e si e’ esibita in apertura a superstar pop del calibro di Celine Dion, Coldplay e Nina Nesbitt, dopo alcuni ep con i quali si e’ fatta notare
da importanti media musicali tra cui Clash e la BBC, e’ pronta al debutto con ‘Neptune’s Daughter’.
Il disco, in arrivo il 15 gennaio e posticipato causa pandemia mondiale, e’ stato registrato nel 2018 e prodotto da Machine (Lamb of God, Clutch, Fallout Boy), produttore texano noto in ambito metal e rock, ma che ha amato i brani di Kerri Watt sin dal primo istante, proponendosi nel ruolo di producer

Senza opportunità di esibirsi dal vivo e con tutti i cambiamenti repentini e fugaci che in questo periodo stanno subendo sia l’industria musicale, che la nostra vita quotidiana, l’artista scozzese ha messo a punto un nuovo piano per fare in modo che i suoi fan possano rimanere costantemente connessi con lei e la sua musica. Nei mesi scorsi ha infatti pubblicato in digitale ‘Chapter 1’ ed è in arrivo l’11 dicembre ‘Chapter 2’, due capitoli ognuno dei quali si è concentrato su un genere diverso che ha ispirato la sua scrittura. Mentre ‘Chapter 1’ racconta il suo amore per la musica country, ‘Chapter 2’ è invece un omaggio al folk. I due ep, per un totale di sei brani, sono contenuti in ‘Neptune’s Daughter’, a cui si aggiungono sei inediti. Il disco di debutto è in arrivo il 15 gennaio (Cooking Vinyl/Egea Music/The Orchard) in formato fisico (cd e cassetta) e digitale. La Deluxe Digital Edition contiene inoltre sei bonus track in chiave acustica.
‘Neptune’s Daughter’ è stato registrato ancora nel 2018 con il produttore texano Machine (Lamb of God, Clutch, Fallout Boy), noto soprattutto in ambito metal e rock, ma che ha amato i brani di Kerri Watt sin dal primo istante, proponendosi nel ruolo di producer.
“I loved the idea of joining forces with someone from a totally different genre to bring something unique to the sound. Machine and I spoke at length about the sound of the album, influences, bands/playlists/moods we liked and found we had a lot in common” afferma l’artista sulla partnership con Machine. Mentre Kerri Watt era intenta ad ampliare le sue influenze musicali e a staccarsi dalle radici americane, Machine non ha fatto altro che assecondare questo processo, pur mantenendo intatto il timbro di Kerri e portandolo verso sfumature rock, blues e pop contemporaneo. Ad arricchire i suoni, un team di ottimi musicisti di Austin.
“It feels like years of work and passion are coming to fruition and I’m finally getting to share a full body of work. There’s some really fun, light tracks mixed with darker moments, and scattered throughout are a few subtle references to some of my musical heroes that I’m hoping fans will have fun picking out! After years of experimenting with different sounds and ideas, I’ve written a piece that I hope will have something for every kind of person and be the positive start we all need for 2021” – Kerri Watt.

Kerri Watt ha iniziato il 2020 pubblicando la sua personale versione di ‘Psychotic Girl’ di The Black Keysfacendo la sua apparizione in’ Covers (Mahogany) Session’. Negli scorsi mesi è esibita nella sua città natale, Glasgow, al Celtic Connections in supporto a Kate Davis e al Paper Dress Vintage per la serie di showcase di Americana Fest AMA.
Inoltre è stata ospite anche di Bob Harris a Radio 2, Ricky Ross a BBC Scotland, Chris Country, Jim Gellatly, Amazing Radio, ITV Weekend TV show, ‘The Edit’ BBC Scotland, The Sun Scotland, BT TV Music, Metro, Clash e Vevo, oltre alle playlist più mainstream di Spotify e Deezer.
All’inizio dello scorso anno, Kerri Watt si è esibita in apertura a Keith Urban a Londra, raggiungendolo sul palco per cantare le parti di Carrie Underwood della hit ‘The Fighter’. Ha anche suonato al Country2Country Festivalalla O2 a marzo, e a Glastonbury due anni fa ed in apertura a Celine Dion a Hyde Park .
La più giovane di 3 fratelli, Kerri Watt è cresciuta nella periferia di Glasgow. Suo padre è un giocatore dei Celtic prima di intraprendere la carriera da allenatore, mentre la madre si dedica alla musica, danza e lezioni di recitazione. All’età di 15 anni, dopo un’estate in California, Kerri vince una scholarship in un college di musica di Orange County e convince i genitori a mandarla a studiare lì per un anno. Da quel momento vive tra Glasgow e la California ed il suo sound e l’influenza del Golden State si rispecchiano e di sentono nei suoi brani.
Nel 2015 Kerri Watt pubblica il singolo di debutto ‘Long Way Home’, prodotto da Embrace’s Richard McNamara, che entra subito nelle playlist di BBC Radio 2 e, nei due anni successivi, inizia un tour in Gran Bretagna ed in Europa, includendo anche concerti in supporto a Ward Thomas, Nina Nesbitt e Mike & The Mechanics. Nel 2016 torna sulle scene musicali con un nuovo singolo, ‘The Wild’, ed un remix dance della canzone ‘You’ che raggiunge la 1# in Hype Machine, generando milioni di streaming. Nel 2017 si ritrova sul palco del Cardiff’s Millennium Stadium con Embrace in apertura ai Coldplay per diversi concerti.

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