Gabriels – “Dragonblood (Damned Melodies)”

Il tastierista Gabriele Crisafulli insiste nel proporre delle metal opera con vaste line up dove figurano ospiti più o meno noti, come ha già fatto in passato con risultati tutto sommato apprezzabili. Questa volta tocca al Dracula di Bram Stoker ad essere analizzato come concept lirico (ma anche musicale), con quattordici canzoni che si sviluppano in ben oltre settanta minuti di musica. Insomma, un’opera imponente e che si preannuncia davvero stimolante all’ascolto. Pezzi come “Mina’s Nightmare”, “In The Dragon’s Castle”, “Van Helsing Entrance”, “I’m A Dragon” e la finale “Your Time Is Up” sono esempi fulgidi di un heavy metal ricco e sfaccettato, dai tratti sicuramente progressive. Certo non stiamo parlando di sfoggi di tecnica e velocità care a band come Symphony X o Epica, ma il concetto di base di metal opera e alcuni tratti sinfonici potrebbero ricordare quelle band. In questo album però ci sono vari episodi più rilassati, ma che nascondono una certa inquietudine di base, dettata con ogni probabilità dal complesso concept che vi è alla base di una operazione come questa. Un esempio su tutti è la ballad “Hypnosis”. L’album offre sicuramente altre tracce d’interesse, tra cui spiccano la titletrack, dove la voce femminile dà quel tocco magico in più, oppure “Vampire’s Den”. Quest’ultima traccia è tra le migliori del platter a mio avviso, molto ben costruita. Il disco in generale però paga un po’ la prolissità e l’eccessiva lunghezza. Per quanto Gabriels cerchi di diversificare le emozioni del concept lirico di base e le dissemini nei vari brani, alla fine il tutto suona un po’ ridondante. Non un brutto album, anzi, ma se fosse durato un po’ di meno sarebbe stato certamente più d’impatto.

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