Double Syd, amate la musica, divertitevi a comporla e ad arrangiarla

“My lonely sun” è l’album d’esordio dei Double Syd composto da 11 brani ispirati tanto alla psichedelia inglese degli anni’60, quanto al brit-pop e al rock alternativo degli anni’90.
L’album è stato anticipato da due singoli e risulta diviso in brani che solcano vie spaziali (My sun, Violet, She is rising, Space western blues), si immergono in avventure immaginifiche (Wonderfall, Wednesday morning, On my paper, What I want), elevano a guida il pensiero divergente e l’ozio creativo (Beatles, The best fantasy, Let see), spaziando da un nostalgico ricordo della magia dell’infanzia all’esplorazione degli spazi interiori e di quelli percettivi, in bilico tra malinconia e surrealismo. Le melodie, di norma arrangiate su tappeti sonori comprendenti la chitarra (sia elettrica che acustica), l’organo, il piano, gli archi, il basso e la batteria, sono enfatizzate da effetti cosmici dolcemente perturbanti.

CMZ: Ciao ragazzi, prima di tutto vogliamo sapere perché Double Syd?
Double Syd:
Ciao a tutti. Ci siamo chiamati Double Syd un pò perché ci piaceva da un punto di vista sonoro, un pò per omaggiare Syd Barrett e in generale tutto il movimento psichedelico britannico della seconda metà dei sixties, e un pò per ricordare i tempi delle elementari, quando eravamo visti dai compagni (e dalle maestre) come i due “irregolari” della classe. Comunque, dopo il video di Wednesday morning in cui Enrico imita in certe movenze e nel look Liam Gallagher, abbiamo pensato che potremmo avere un futuro anche come “Double Liam”.

CMZ: Quali sono le circostanze che hanno dato vita alla formazione della band?
Double Syd:
Come scritto sopra, ci conosciamo dai tempi delle elementari, dove abbiamo legato subito per via delle nostre passioni artistiche e per un comune senso dello humour paradossale. Durante le superiori, pur vedendoci raramente in quanto Enrico si era nel frattempo trasferito ad Urbino, abbiamo scoperto di avere in comune una predilezione per il rock psichedelico, predilezione nata sopratutto grazie all’ascolto dei Beatles, dei Doors e dei primi Pink Floyd.
In quel periodo abbiamo anche iniziato a comporre per divertimento le nostre prime canzoni; successivamente, nei primi anni 2000, visto anche l’interesse di Enrico per la produzione, abbiamo iniziato a registrarne alcune, continuando in maniera costante anche se spesso saltuaria (Enrico, dopo essere tornato ad Alfonsine negli anni dell’Università, dal 2006 si è trasferito definitivamente a Pesaro) fino ad oggi.

CMZ: Elencateci cinque artisti o bands che hanno influenzato il vostro sound!
Double Syd:
The Beatles, in particolare da Revolver in poi con John Lennon come autore/compositore preferito.
Primi Pink Floyd, quelli di Syd Barrett e subito successivi. I nostri album preferiti sono: “The Piper at the Gates of Dawn”, “A saucerful of secrets” e la raccolta “The early singles”.
The Beta band e i successivi The Aliens. “Luna” e “The 3 ep’s” in particolare sono davvero album incredibili.
Oasis. E gli album di Liam Gallagher nel dopo Oasis, sia con i Beady eye che solista.
Blur. Sia per gli album che per i lati b dei singoli, spesso vere e proprie gemme psichedeliche.

CMZ: Quanto è importante per voi internet nell’ambito musicale?
Double Syd:
Ovviamente tanto. Oggi essere presenti e sapersi muovere e promuovere su Internet è fondamentale per un’artista o una band. Come fruitori, su You tube e sulle altre piattaforme c’è tutta o quasi la musica che ci piace, ma allo stesso tempo, seppur in forma minore di una volta, continuiamo ad acquistare ed ascoltare la musica su cd e vinili in quanto la riteniamo un’esperienza appagante, dall’ancor forte impatto emotivo.

CMZ: Quali sono i vostri piani più immediati a seguito della pubblicazione del disco?
Double Syd:
I nostri piani sono di continuare a promuovere l’album e, prossimamente, fare alcuni concerti. E poi naturalmente registrare nuovi pezzi per il seguito di “My lonely sun”.

CMZ: Lasciate un consiglio per chi vuole intraprendere la strada nella musica.
Double Syd:
Amare la musica, divertirsi a comporla e ad arrangiarla.

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