Daniele Faraotti – “Phara Pop vol.1”

Pubblicato in digitale nell’aprile del 2019, vede l’edizione in vinile del 2020 rilanciare l’Inglese Afasico che, tra buone recensioni e complimenti, ripagherà il Faraotti di un periodo non proprio roseo sotto molti punti di vista. Nell’estate del 2019 inizia la stesura delle canzoni che andranno a far parte di “Phara Pop vol. 1”. Durante il lockdown del 2020 la stesura dei testi, la messa a punto degli arrangiamenti e tante nuove canzoni. Su “Phara Pop Vol.1” finiscono 20 canzoni scritte tra il luglio 2019 e giugno 2020. Il singolo “RadioMagia”, viene pubblicato a gennaio 2022 insieme al video eponimo.

Quando il jazz, il rock e il cantautorato italiano si incontrano si può avere come risultato qualcosa di estremamente interessante, proprio come in questo nuovo album di Daniele Faraotti, intitolato “Phara Pop Vol.1”. Potremmo parlare anche di progressive rock forse. Un esempio di quanto siano sconfinati gli orizzonti di questo artista! Prendete il brano “Stagioni”, dove c’è un intreccio di voci interessantissimo, un basso in primo piano e una sezione ritmica che sembra quasi un metronomo, ma che riesce ad imprimere un senso di straniamento nell’ascoltatore.

E poi strumenti a fiato e altro ancora! Partendo da qui e andando avanti, passando per episodi che si spingono ancora oltre, in un vorticoso turbine di eventi che potrebbe lasciare spiazzati i più, questo album si pone come qualcosa di assolutamente non convenzionale e fuori da ogni schema. Si potrebbero tirare fuori nomi come Jamiroquai o Max Gazzè per dare una idea vaga di cosa troverete in questo album, ma Daniele Faraotti si spinge ancora oltre, in un qualcosa di intricato, complicato ma al tempo stesso interessante. Le canzoni sono destrutturate, o almeno così appare, perchè evitano una forma che sia lontanamente commerciale a favore di una sperimentazione che a tratti potrebbe quasi sembrare esagerata.

Quindi prendere o lasciare: questo album è per pochi eletti, potremmo anche parlare di “intellettualismo musicale” e probabilmente non faremo del torto a questo artista. Spiazzante e sorprendente.

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